«L’art. 69 del Titolo IV del Regolamento CE 1782/03 prevedeva l’assegnazione di aiuti accoppiati supplementari (legati pertanto al tipo di coltura e alla quantità prodotta) e per produzioni di qualità ad alcuni settori, fra cui i seminativi, e in particolare un “premio proteiche” per piselli, favette e lupini, pari a 55,7 €/ha. Non sappiamo se la nuova Pac assegnerà aiuti specifici per la coltivazione delle leguminose. Ma l’Ue ha da tempo un forte orientamento verso la tutela dell’ambiente. Infatti esso permea il Green Deal, il nuovo corso per rendere sostenibile la crescita dell’economia europea con riduzione del ricorso ad agrofarmaci e a fertilizzanti. Perciò la futura Pac certamente non trascurerà le leguminose, colture che fissano l’azoto al terreno e quindi riducono il consumo di fertilizzanti».
L’auspicio di Giuseppe De Mastro, docente di Coltivazioni erbacee presso il Dipartimento di scienze agro ambientali e territoriali (Disaat) dell’Università di Bari, ha concluso il webinar “Leguminose da granella: attualità e prospettive”, organizzato dagli Ordini dei dottori agronomi e forestali di Potenza e Matera.